Intendo parlare
dell'attenzione, presentando alcuni esercizi in campo che possano
rappresentare un reale contributo alla realizzazione di un programma sul
"mentale" utile nella fase addestrativa.
La concentrazione, che rappresenta uno "stato passivo" fondamentale per la
prestazione, risulta somma di una serie di capacità che comporterebbe una
trattazione molto lunga ed articolata: mi riferisco in particolare al
controllo dei pensieri, alla visualizzazione, al la gestione dell'ansia.
In questa sede mi propongo di considerare specificatamente l'attenzione e
riaffermare soprattutto che, anche se dipendente dalle caratteristiche
caratteriali del soggetto, essa è tuttavia per chiunque allenabile.
Per iniziare è opportuno
premettere due aspetti:
1. Le dimensioni dell'attenzione.
Nideffer, lo
psicologo americano che più di ogni altro se ne è occupato, individua
quattro aspetti: l'attenzione esterna, l'attenzione interna, l'attenzione
ampia e l'attenzione ristretta.
2. la specificità richiesta nel tennis.
La nostra disciplina richiede un'attenzione "pulsante" che coinvolge tutte
e quattro queste dimensioni.
Come iniziare a costruire
nell'allievo un efficace percorso?. Partiamo dal considerare l'attenzione
esterna sia perchè il tennis è un gioco principalmente tattico sia perchè
il "risultato" stimola più efficacemente l'aspetto fondamentale della
motivazione.
Dividiamo gli elementi utili alla concentrazione da quelli dannosi, anche
se fortemente significativi, (genitori, pubblico, rumori, clima etc.)
perchè distraenti. Consideriamo la palla e l'avversario come soggetti
fondamentali sui quali focalizzare l'attenzione.
Esercitazioni in campo dal
cesto o in palleggio di controllo.
Durata due minuti l'una.
1. contare quante volte la palla è perfettamente centrata sul piatto-corde
2. impatto UP e/o DOWN
3. dichiarare, prima ad alta voce poi dentro di sè, hop sul rimbalzo, hit
sull'impatto
4. giocare con la medesima rotazione del partner e/o con quella contraria
5. mentre gli allievi palleggiano, il maestro introduce una nuova palla:
chi la riceve deve abbandonare
lo scambio precedente e reagire adeguatamente alla nuova situazione
6. dal cesto:(un allievo a fondo campo, un allievo a rete) sul rimbalzo
l'allievo a rete fa un saltello
laterale a destra o a sinistra, l'allievo a fondo tira dalla parte
opposta
7. con la stesa disposizione, l'allievo a rete fa due passi avanti,
l'allievo a fondo lobba
Passiamo ora a considerare
l'attenzione interna.
Esercitazioni in campo, ogni
"focus attentivo" della durata di due minuti
1. respirazione nel ritmo del colpo
2. braccio non dominante (posizionamento e tono muscolare)
3. braccio dominante (grip e tono muscolare)
4. bilanciamento del peso del corpo ( piedi )
5. controllo globale dell'esecuzione del colpo
CONCLUSIONI
Quanto presentato vuole
essere un primo importante approccio, utile se rafforzato da un adeguato
programma fuori dal campo,che il maestro deve indicare nei tempi e nelle
modalità di svolgimento.
Accanto alla specificità
delle esercitazioni mirate allo sviluppo dell'attenzione, l'allievo
fruisce " a latere" di un allenamento multiplo, riferito cioè alle
capacità tecnico/tattiche. |