PTR Instruction

Dall'attenzione alla Concenrazione
nell'addestramento e nell'allenamento
di Marco Vecchi

Intendo parlare dell'attenzione, presentando alcuni esercizi in campo che possano rappresentare un reale contributo alla realizzazione di un programma sul "mentale" utile nella fase addestrativa.
La concentrazione, che rappresenta uno "stato passivo" fondamentale per la prestazione, risulta somma di una serie di capacità che comporterebbe una trattazione molto lunga ed articolata: mi riferisco in particolare al controllo dei pensieri, alla visualizzazione, al la gestione dell'ansia. In questa sede mi propongo di considerare specificatamente l'attenzione e riaffermare soprattutto che, anche se dipendente dalle caratteristiche caratteriali del soggetto, essa è tuttavia per chiunque allenabile.

Per iniziare è opportuno premettere due aspetti:
1. Le dimensioni dell'attenzione.
Nideffer, lo psicologo americano che più di ogni altro se ne è occupato, individua quattro aspetti: l'attenzione esterna, l'attenzione interna, l'attenzione ampia e l'attenzione ristretta.
2. la specificità richiesta nel tennis.
La nostra disciplina richiede un'attenzione "pulsante" che coinvolge tutte e quattro queste dimensioni.

Come iniziare a costruire nell'allievo un efficace percorso?. Partiamo dal considerare l'attenzione esterna sia perchè il tennis è un gioco principalmente tattico sia perchè il "risultato" stimola più efficacemente l'aspetto fondamentale della motivazione.
Dividiamo gli elementi utili alla concentrazione da quelli dannosi, anche se fortemente significativi, (genitori, pubblico, rumori, clima etc.) perchè distraenti. Consideriamo la palla e l'avversario come soggetti fondamentali sui quali focalizzare l'attenzione.

Esercitazioni in campo dal cesto o in palleggio di controllo.
Durata due minuti l'una.
1. contare quante volte la palla è perfettamente centrata sul piatto-corde
2. impatto UP e/o DOWN
3. dichiarare, prima ad alta voce poi dentro di sè, hop sul rimbalzo, hit sull'impatto
4. giocare con la medesima rotazione del partner e/o con quella contraria
5. mentre gli allievi palleggiano, il maestro introduce una nuova palla: chi la riceve deve abbandonare
    lo scambio precedente e reagire adeguatamente alla nuova situazione
6. dal cesto:(un allievo a fondo campo, un allievo a rete) sul rimbalzo l'allievo a rete fa un saltello
    laterale a destra o a sinistra, l'allievo a fondo tira dalla parte opposta
7. con la stesa disposizione, l'allievo a rete fa due passi avanti, l'allievo a fondo lobba

Passiamo ora a considerare l'attenzione interna.

Esercitazioni in campo, ogni "focus attentivo" della durata di due minuti
1. respirazione nel ritmo del colpo
2. braccio non dominante (posizionamento e tono muscolare)
3. braccio dominante (grip e tono muscolare)
4. bilanciamento del peso del corpo ( piedi )
5. controllo globale dell'esecuzione del colpo

CONCLUSIONI

Quanto presentato vuole essere un primo importante approccio, utile se rafforzato da un adeguato programma fuori dal campo,che il maestro deve indicare nei tempi e nelle modalità di svolgimento.

Accanto alla specificità delle esercitazioni mirate allo sviluppo dell'attenzione, l'allievo fruisce " a latere" di un allenamento multiplo, riferito cioè alle capacità tecnico/tattiche.